Prestiti cambializzati a protestati e cattivi pagatori senza busta paga

In questa mini guida analizzeremo in maniera approfondita che cos’è un prestito cambializzato, e come ottenerlo anche senza busta paga. Inoltre ci focalizzeremo sulla difficile situazione di cattivi pagatori e pignorati, e come possono ottenere un simile finanziamento in breve tempo.

La cambiale

Per comprendere al meglio il funzionamento del prestito, è bene capire che cos’è una cambiale. La cambiale è un atto esecutivo che costituisce la rata di risarcimento del finanziamento sottoscritto. Questa può essere emessa sotto forma di tratta o di pagherò.

  1. Nel caso della tratta la cambiale costituisce un ordine di pagamento istituito per il debitore da parte dell’istituto di credito. Il documento invita il beneficiario a saldare il debitore in una certa data (indicata sull’atto stesso);
  2. Se si tratta di un pagherò, la cambiale è una sorta di promessa di onorare il pagamento. Questa viene emessa dal debitore, che firmandola la rende ufficiale. Nei prestiti cambializzati si utilizza questa formula.

Essendo la cambiale un atto esecutivo, per renderla ufficiale deve essere compilata per bene. Nel dettaglio è bene compilare al meglio le sue parti principali, ovvero:

  • luogo, data di emissione e di scadenza;
  • importo dovuto (scritto in cifre e lettere);
  • la dicitura “pagherò“, per identificare la promessa di pagamento;
  • la domiciliazione, ovvero il luogo in cui viene pagata la cambiale;
  • dati anagrafici del debitore, e la sua firma.

Per renderla valida, sulla cambiale si deve mettere un’imposta di bollo. Il bollo deve essere datato esattamente come la cambiale, altrimenti perde di valore.

Che cos’è un prestito cambializzato?

Un finanziamento cambializzato utilizza il sistema di cambiali per permettere al debitore di risarcire la banca. Il prestito rientra nella categoria dei non finalizzati, e in questo caso non c’è bisogno di dichiarare come si intende spendere il denaro ricevuto. Per questo tipo di prestito si applica un tasso di interesse fisso, e il valore delle rate è costante. Il risarcimento del debito avviene tramite il sistema di cambiali, che avranno cadenza mensile. Solitamente tali finanziamenti vengono erogati in tempi brevi, anche in caso di protestati e cattivi pagatori. Questo accade perché ottenere un simile prestito è molto semplice. Infatti la cambiale è un titolo esecutivo, e in caso di mancato pagamento la banca procederà al pignoramento dei beni del beneficiario. Così facendo il creditore ha modo di rientrare dei suoi soldi, anche in caso di insolvenza del debito. Di solito con un prestito cambializzato si possono ottenere dai 2.500 ai 50.000. I tempi di restituzione variano a seconda dell’accordo tra banca e debitore, fino a un massimo di 10 anni.

Chi può richiederlo?

Chiunque può ottenere un prestito cambializzato, soprattutto coloro che normalmente non potrebbero ricevere credito. Infatti è perfetto per i protestati e i cattivi pagatori, che normalmente non hanno modo di richiedere prestiti. Grazie allo sfruttamento di un titolo esecutivo, si fornisce alla banca la garanzia e la sicurezza di poterla risarcire in un modo o nell’altro. Per poter richiedere il finanziamento, è necessario fornire alla banca:
  • una copia dell’ultimo TFR, in caso di lavoratori dipendenti;
  • un garante, in caso di disoccupati o lavoratori autonomi e atipici.

Possiamo ricevere un prestito cambializzato anche senza busta paga, a patto di avere il supporto di un garante. Questa è una terza persona, che garantisce per noi di fronte alla banca. In caso di mancato pagamento, la finanziaria ha il diritto di rifarsi su questo. C’è da dire che spesso non vengono richieste particolari sicurezze, soprattutto se la cifra richiesta è minima. Per finanziamenti bassi, che non superano le poche migliaia di euro, non è necessario possedere una busta paga.

Come ottenere un prestito cambializzato?

Dopo aver scelto tra le varie offerte il prestito cambializzato che fa per noi, basta contattare la finanziaria che lo elargisce e procedere con la domanda. Per farlo possiamo utilizzare il web, e compilare il modulo online allegando i documenti necessari. In questo modo risparmieremo tempo e denaro, ottenendo la somma in fretta e abbassando notevolmente le commissioni bancarie. In alcuni casi è necessario sottoscrivere una polizza assicurativa, al fine di fornire ulteriori garanzie alla banca. Il costo dell’assicurazione viene dilazionato sulle rate mensili, e ripagato tramite le cambiali.

Da poco tempo è stato istituito l’obbligo di presentare il CUD, in caso di lavoratore dipendente, o il Modello Unico, per i lavoratori autonomi, in allegato ai documenti riconoscitivi del richiedente.

Busta paga: serve o no?

In base alla categoria di appartenenza, dovremo fornire alla banca delle garanzie differenti.

  • I lavoratori dipendenti statali, pubblici o privati dovranno presentare un TFR accantonato di almeno 24 mesi;
  • I lavoratori autonomi saranno costretti a stipulare una polizza sulla vita di almeno due anni;
  • I disoccupati, lavoratori atipici o le casalinghe dovranno per forza di cose appoggiarsi a un garante o fidejussore.

Se siamo in grado di dimostrare alla banca la nostra stabilità economica, non è indispensabile utilizzare la busta paga come garanzia. Al suo posto possiamo servirci di un garante o fidejussore, che salderà il debito per noi in caso di mancato pagamento.

Pro e contro

Dopo aver analizzato le caratteristiche e i dettagli di un prestito cambializzato, possiamo affermare che è un finanziamento abbastanza conveniente. Tra i principali vantaggi c’è il fatto che chiunque può ottenerlo. Anche in caso di protestati o cattivi pagatori, tutti hanno buone possibilità di ricevere il prestito. I controlli sul richiedente vengono comunque effettuati dalla banca prima di elargire il denaro, ma questi sono più elastici. Grazie all’uso delle cambiali, che come già detto sono un titolo di credito esecutivo, la finanziaria ha modo di fidarsi nuovamente del soggetto. Infatti in caso di mancato pagamento o insolvenza del debito la banca ha il diritto di pignorare i beni del richiedente. Ovviamente il creditore può impossessarsi di beni il cui valore sia uguale a quello dovuto dal debitore. Così facendo può rientrare dei soldi spesi, senza correre alcun rischio. Se questo per le banche costituisce una sicurezza, e quindi un vantaggio, per il richiedente potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Tramite le cambiali abbiamo modo di ottenere credito nonostante un passato finanziario burrascoso, ma se non paghiamo il debito rischiamo di essere pignorati. Un altro piccolo contro è rappresentato dai costi, un po’ più elevati rispetto a un prestito normale.

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